La mappatura dell’innovazione aperta in Emilia Romagna
L’Emilia-Romagna è da sempre una regione italiana votata all’innovazione e che guarda al futuro, con un'ambiziosa prospettiva di crescita all’interno del ranking europeo. Per questo, Oper.Lab - Osservatorio per l’Open Innovation dell’Università di Bologna -, ART-ER - Attrattività Ricerca e Territorio Emilia Romagna - e CRIF hanno deciso di fornire una prima fotografia della regione sul tema.
“Open Innovation in Emilia Romagna Report 2023: Mappatura Innovazione Aperta in Emilia-Romagna” è una ricerca che offre uno sguardo approfondito sui protagonisti e le tendenze emergenti dell'Innovazione Aperta nella regione, promuovendo la condivisione di conoscenze e l'interazione tra i diversi attori per creare un ecosistema inclusivo.
La ricerca è il risultato di un lavoro congiunto: ART-ER ha registrato i comportamenti delle imprese (MIA imprese), Oper.lab quelli degli intermediari di innovazione (MIA intermediari), mentre CRIF si è occupata della relazione tra imprese innovative - startup incluse - e imprese (MIA imprese innovative). Attraverso una mappatura dettagliata, nel report si esplorano le competenze esistenti e il livello di maturità dei business, si identificano gli intermediari e i loro programmi per potenziare il territorio, e si valuta quindi la coesione interna del sistema territoriale. Quest'approccio multidimensionale ha l’obiettivo di delineare sfide e opportunità per lo sviluppo strategico, cercando di offrire una visione il più possibile completa.
La struttura del Report
La prima parte, quantitativa, esplora l'Innovazione Aperta e le sinergie tra imprese e intermediari nel tessuto regionale, senza dimenticare i legami con le start-up locali. Grazie alla stretta collaborazione con ART-ER, CRIF e l'Università di Modena e Reggio-Emilia, è emerso un quadro dettagliato e ricco di spunti.
Nella seconda parte, qualitativa, le organizzazioni partner di Oper.lab presentano case study che mettono in luce l'operatività dell'Open Innovation e le strategie aziendali per il successo. Il report si conclude quindi con i risultati emersi dal dibattito tra Oper.Lab, intermediari e imprese: sfide e soluzioni innovative vengono presentate attraverso sette tavoli tematici.
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I protagonisti
- Oper.lab, Osservatorio per l'Open Innovation dell'Università di Bologna, parte del Dipartimento di Scienze Aziendali. È un centro di ricerca che si focalizza sull'analisi, la promozione e la progettazione di modelli tangibili di Open Innovation, con l’obiettivo di individuare e diffondere casi di successo e buone pratiche. I ricercatori collaborano strettamente con le imprese in processi di trasformazione verso l'Open Innovation e giocano un ruolo fondamentale nel diffondere questo approccio innovativo.
- ART-ER, Attrattività Ricerca Territorio, è la Società Consortile dell’Emilia-Romagna nata per promuovere la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, nonché dell’attrattività e internazionalizzazione del territorio. Nel 2020 ha avviato un progetto per mappare le pratiche di innovazione aperta, con l'intento di comprendere, promuovere e supportare le aziende nell'utilizzo di questo approccio.
- CRIF nel 2023 ha lanciato BOOM, uno spazio multiservizi progettato anche come incubatore per le startup, con l’obiettivo di facilitarne la crescita. I dati forniti da CRIF sono infatti fondamentali per realizzare un'analisi approfondita della collaborazione tra start-up e imprese, e valutare il livello di competitività del territorio regionale.